ceppo Linguistico Siouan
Le lingue siouan sono parlate oggi soprattutto nelle Grandi Pianure degli Stati Uniti e del Canada, con qualche estensione (un tempo molto maggiore) anche verso la parte orientale del continente. La famiglia linguistica siouan è costituita da numerose lingue e dialetti organizzati in due grandi gruppi, a loro volta suddivisi secondo l'ordine sotto-indicato:
lingua Catawba
lingua Mandan
Lingua Iowa
lingua Dakota
lingua Nakota
Lingua Kansa
lingua Omaha
lingua Ponca
lingua Osage
lingua Winnebago
lingua Crow
lingua Hidatsa
lingua Lakota
I dialetti siouan dispongono di cinque vocali orali, /a e i o u/, e di tre vocali nasali, /aŋ iŋ uŋ/.
anteriori centrali posteriori
chiuse orali i u
nasali iŋ uŋ
medie e o
aperte orali a
nasali aŋ
Gli indiani Sioux avevano bisogno di comunicare, di farsi capire da chi non apparteneva alla stessa banda o alla stessa tribù. Un incontro casuale lungo una pista o in una foresta poteva anche finire in tragedia se non si chiarivano gli intenti velocemente.
Ogni tribù parlava la propria lingua che poteva essere compresa solo dai membri di quella tribù.
Come si poteva comunicare se non si conosceva la lingua di una tribù?
Comunicare era molto importante, per esempio quando si praticava il baratto o quando si conducevano trattative per la pace.
Ecco dunque un fiorire di mezzi di comunicazione pratici, semplici e per nulla tecnologici. Il più famoso tra tutti è senz’altro il linguaggio dei segni. Era universalmente noto e tutti lo capivano.
Bastava un sapiente articolare mani, braccia e dita per far capire chiaramente a qualunque altro indiano alcuni concetti elementari e, talvolta, qualcosa di più.
Il linguaggio dei segni comprendeva quasi 400 gesti, uno differente dall’altro.
Per comunicare in questo modo gli indiani avevano bisogno – come si è detto – di entrambe le mani e le braccia, così come di tutte le dita.
Così gli indiani potevano comunicare per ore e ore tutti insieme anche se non conoscevano la lingua degli altri.
Il linguaggio dei segni era anche molto utile durante la caccia e sul campo di battaglia perchè in questo modo un indiano poteva farsi capire dai suoi compagni senza usare la voce e farsi sentire così dal nemico.