I popoli del nord

Nonostante la ristrettezza della zona abitabile (limitata a est dalle montagne), la costa nordoccidentale del Pacifico ha fornito un ambiente ideale per gli abitanti, grazie ai fiumi Columbia e Fraser, eccezionalmente ricchi di salmoni.

Questo habitat particolarmente ricco, insieme col contributo di quello collinare, consentì l'incremento della popolazione, che dette vita a una cultura elaborata, organizzata in grandi case di legno e caratterizzata da ricche cerimonie e da un artigianato in legno. I villaggi solitamente erano composti da un centinaio di abitanti, spesso imparentati fra loro ed organizzati secondo una modalità gerarchica: i vari membri erano ordinati in base al proprio grado di parentela col capo. Solo i prigionieri di guerra e gli schiavi venivano esclusi da questa classificazione.

Di fondamentale importanza era considerata la ricchezza individuale o del gruppo, la quale veniva ridistribuita durante il potlatch, una sorta di cerimonia nella quale il capo e il suo gruppo donavano i propri beni. Tutto questo aveva lo scopo di consolidare o accrescere il proprio status, per poter ricevere l'invito da altri potlatch e per riequilibrare la distribuzione dei beni tra i vari gruppi. La religione era basata principalmente sul culto degli antenati mitici: le loro rappresentazioni stilizzate erano raffigurate ovunque, sui pali totemici, sulle facciate delle case, sulle prore delle barche, sulle maschere e le coperte.

I gruppi più importanti sono i Tlingit, gli Tsimshian, gli Haida, i Kwakiutl, i Nootka, i Salish, i Quileute e i Chinook. 

I pali totemici sono sculture monumentali, un tipo di arte della Costa americana nord-occidentale, che consistono in pali, paletti o pilastri, scolpiti con simboli o figure. Sono ricavati solitamente da grandi alberi, per la maggior parte cedro rosso occidentale, dai popoli nativi della costa del Nord-ovest Pacifico dell'America settentrionale (stati statunitensi di Washington,Oregon, e provincia occidentale del Canada Columbia Britannica). La parola totem deriva dalla parola algonchina (molto probabilmente ojibwe) il suo gruppo parentale". Le sculture possono simboleggiare o commemorare credenze culturali che raccontano leggende familiari, lignaggi dei clan o eventi notevoli. I pali possono servire anche come elementi architettonici funzionali, cartelli di benvenuto per i visitatori dei villaggi, vasi mortuari per i resti di antenati defunti, o come mezzo per ridicolizzare pubblicamente qualcuno. Possono incorporare una narrazione storica significativa per le persone che scolpiscono e installano il palo. Data la complessità e i significati simbolici delle sculture dei pali totemici, la loro collocazione e importanza risiede nella conoscenza e nel collegamento dell'osservatore con i significati delle figure e con la cultura nella quale sono incorporate.

I pali totemici servono come importanti illustrazioni del lignaggio familiare e dell'eredità culturale dei popoli nativi nelle isole e nelle aree costiere del Nord-ovest Pacifico in America settentrionale, specialmente la Columbia Britannica in Canada e le aree costiere di Washington e dell'Alaska sud-orientale negli Stati Uniti. Le famiglie di scultori tradizionali vengono dagli Haida, dai Tlingit, dagli Tsimshian, dai Kwakiutl, dai Bella Coola e dai Nootka, tra gli altri. I pali sono scolpiti tipicamente da tronchi, altamente resistenti al marciume, di alberi di Thuja plicata (noto popolarmente come cedro gigante o cedro rosso occidentale), che con il tempo finiscono comunque per marcire nel clima umido e piovoso del Nord-ovest Pacifico costiero. A causa del clima della regione e della natura dei materiali usati per fare i pali, rimangono pochi esempi scolpiti prima del 1900. 

I pali totemici sono i più grandi, ma non gli unici, oggetti che solo i nativi del Nord-ovest Pacifico costiero usano per raffigurare riverenza spirituale, leggende familiari, esseri sacri e animali culturalmente importanti, persone o eventi storici. I pali isolati visti dai primi esploratori europei della regione furono probabilmente preceduti da una lunga storia di scultura decorativa. Le caratteristiche stilistiche di questi pali furono prese in prestito da prototipi anteriori, più piccoli, o dai pali interni di sostegno delle case di tronchi.

Sebbene i resoconti del XVIII secolo degli esploratori europei che viaggiavano lungo la costa indichino che i pali decorati per l'interno e l'esterno delle case esistessero anteriormente al 1800, i pali erano più piccoli e in numero minore dei decenni successivi. Prima del XIX secolo, la mancanza di attrezzi efficienti per la scultura, oltre che di sufficiente ricchezza e tempo libero da dedicare all'arte, ritardarono lo sviluppo di pali elaboratamente scolpiti, che sorgevano isolati. Prima che il ferro e l'acciaio arrivassero nell'area, i Nativi usavano attrezzi fatti di pietra, conchiglie o denti di scoiattolo per scolpire. Il processo era lento e laborioso; le asce erano sconosciute. Entro la fine del XVIII secolo, l'uso di strumenti di taglio metallici consentì sculture più complesse e aumentò la produzione di pali totemici. Gli alti pali monumentali che appaiono di fronte alle case nei villaggi costieri probabilmente apparvero solo dopo l'inizio del XIX secolo.

Eddie Malin ha proposto che i pali totemici siano progrediti da pali per le case, contenitori funerari e cippi commemorativi a simboli della ricchezza e del prestigio deiclan e delle famiglie. Egli sostiene che il popolo Haida delle isole di Haida Gwaii abbia dato origine alla scultura dei pali, e che la pratica si sia diffusa verso l'esterno ai Tsimshian e ai Tlingit, e poi giù lungo la costa ai popoli indigeni della Columbia Britannica e dello stato di Washington settentrionale.

una canoa di mercanti Nootka arriva in un villaggio Kwakiutl

Il Potlatch è una caratteristica radicata nelle tribù e nelle popolazioni native della costa Nord-Occidentale degli Stati Uniti e del Canada.
Termine che significa «dare», il potlatch venne fatto conoscere dall’antropologo Franz Boas, che passò la bellezza di quaranticinque anni a studiare gli usi, i costumi, i riti, la religione, le abitudini, i miti, degli indiani Kwakiutl, nome che nacque alla fine del 700 per riconoscere le numerose tribù che vivevano in quel lembo costiero d’America. Il Potlatch, se vogliamo, è paragonabile alla Danza del Sole degli indiani delle pianure, se non altro dal punto di vista storico, visto che venne proibito dal governo inglese a partire dal 1884.

Esso era in tutto e per tutto una grande festa, che di solito si organizzava e svolgeva in inverno, e spesso non più di una/due volte l’anno. Si radunavano tutti i clan della popolazione Kwakiutl e si dava inizio al Potlatch per quattro giorni e quattro notti, in cui si ballava, si cantava, si mangiava e si beveva.
Il significato sociale di queste enormi feste è semplice: esse venivano organizzate da membri di spicco della tribù, che con questi potlatch consolidavano il loro potere politico e aumentavano la propria fama in seno a tutti i Kwakiutl. L’organizzatore, per poter ricevere stima e appoggio dai suoi prossimi, doveva distribuire doni e regali a tutti i partecipanti. E’ questa la caratteristica principale dei Potlatch, caratteristica che porterà al provvedimento delle autorità canadesi citato sopra.
Il potlatch nasceva e veniva organizzato per festeggiare qualsiasi evento: il cambio di nome o la morte di un membro di un clan, le prime mestruazioni delle fanciulle indiane, l’adozione di un ragazzo da parte di un clan, il passaggio di una carica di prestigio, e via discorrendo. Chi organizzava il potlatch doveva raccogliere, tra un Potlatch e l’altro, numerosi generi di mercanzia che doveva poi venire distribuita a tutti coloro che partecipavano alla festa.

Tutto questo costituiva una enorme ricchezza per i Kwakiutl, ricchezza che porterà ben presto alla rovina della consuetudine del potlatch.
Come abbiamo detto, esso era un enorme raduno per lo scambio di ricchezze.
Col passare del tempo, finì che la ricchezza di cui godevano li fece uscire di testa, li rese troppo sicuri di sè. Per questo i Potlatch si trasformarono a poco a poco in veri e propri campi di battaglia: i Kwakiutl avevano preso l’abitudine di distruggere molti dei doni che venivano distribuiti, di uccidere gli schiavi e addirittura di incendiare le abitazione, tutto per far vedere agli altri di quanto fosse grande la loro ricchezza e di come essi potessero permettersi di sprecarla.

uomo della tribù Chippewa (Ojibway)

L'immensa regione di foreste che si estende nel Canada a sud del circolo polare artico più a sud della baia di Hudson e il bacino del fiume Mackenzie, in un area caratterizzata dalla presenza dei tre grandi laghi del nord: l'Athabaska, il Great Slavey e il Great Bear Lake è assolutamente inadatta allo sviluppo di ogni pratica agricola, e quindi i popoli nativi che vi abitarono rimasero sostanzialmente vincolati al modello di vita arcaica. 

In tutta l'area infatti, l'artigianato e la tecnologia dipendevano da materiali deteriorabili, legno, corteccia, osso, pelli ecc.... che difficilmente si mantengono come reperti in grado di dare indicazioni sul passato. molto propabilmente le condizioni di vita e la cultura di questi popoli nei due millenni precedenti l'arrivo degli europei, doveva essere molto simile a quelli che gli stessi europei conobbero. 

Lo stile di vita di questi popoli era basato sulla caccia fondalmentale il caribù (il cervide affine alla renna euroasiatica) che viveva in grandi mandrie al margine della tundra; era l'animale chiave (come per i nativi delle pianure era il bisonte) ma anche la raccolta di pochi vegetali selvatici commestibili.

Vita spirituale e organizzazione sociale erano anch'essi piuttosto semplici, con piccole bande locali, che mantenevano labili relazioni e sopratutto scambi matrimoniali con quelle limitrofe, ma senza occassioni di grandi raduni; la religiosità era a carattere animistico.

Intorno al lago Athabaska vivevano un certo numero di bande di Chipewyan e un gruppo affine gli Yellowknife, si caratterizzavano per l'uso di lame di rame che in quell'area era presente in grandi quantità. nelle Rocky Mountains vivevano tre tribù affini: i Beaver, i Sekani e i Sarcee (questi ultimi si spostarono dal Saskatchewan alle grandi pianure grazie al cavallo, unendosi ai Blackfeet), Più a nord vivevano gli Hare e i Dogrib sparsi in piccole bande a ovest del Mackenzie. a ovest del Ontario fino alle montagne rocciose vivevano i Cree.