La religione Algonchina

Gli Algonchini non sono un tribù ma un insieme di popoli che parlano la lingua Algiche (Algonchino) sono gli Arapaho, i Blackfeet, i Cheyenne, gli Ojibway, gli Ottawa, i Fox, i Kickapoo, i Powhatan, i Sauk, i Cree, gli Abenaki e i Wampanoag. 

questi popoli che noi ora li chiamiamo Algonchini hanno probabilmente una mitologia vasta di più di qualsiasi altro popolo nativo americano, e siccome sono noti alla civiltà da secoli, i loro miti hanno il vantaggio di essere stati attentamente e diffusamente esaminati. 

una delle figure più importanti del loro pantheon e Glooscap, il bugiardo; lungi però dell'essere un insulto, tale appelativo era invece un complimento per la scaltrezza, essendo l'astuzia considerata una virtù da tutti i popoli locali.

Glooscap e suo fratello Malsum (il lupo) erano gemelli e da ciò possiamo dedurre fossero gli opposti di un sistema dualistico, con il primo che sta a indicare approssimamente il "buono" e il secondo il "cattivo" 

la loro madre morì dandoli alla luce, e con il suo corpo Glooscap formò il sole e la luna, gli animali e i pesci e la razza umana, mentre il malizioso Malsum fece le montagne, le valli, i serpenti e ogni tipo di cosa che secondo lui sarebbe stata d'intralcio all'umanità.

oguno dei due fratelli possedeva un segreto riguardante la cosa che lo avrebbe ucciso, così Malsum chise a Glooscap in quale modo potesse morire, e Glooscap gli rispose che moriva solo nel toccarlo con una penna di gufo (ho secondo una variante del mito, con un giunco di fiore) allora Malsum abbattè un gufo e mentre Glooscap dormiva lo colpì con una penna presa dal volatile, Glooscap morì immediaamente ma con grande disappunto di Malsum tornò altrettanto rapidemente in vita perché Glooscap e un dio solare com'e e dimostrato dal fatto che resuscita.

sebbene fosse stato sconfitto Malsum rimane in certi altri miti Algonchini, e chiamato anche Loki il signore dei lupi, spirito malevolo e inquito. 

Glooscap il dio creatore stermino molti Kewaqu' una razza di maghi e giganti e tenne in scacco l'avanzata delle forze del male, Glooscap scoprì con rammarco che l'umanità non migliorava nè diventava più saggia; in effetti più cose faceva per gli uomini peggio questi diventavano, finché non arrivarono a un tale livello di malvagità che decise di lasciare per sempre il mondo.

quattro uomini che riuscirono a giungere alla dimora di Glooscap scoprirono un luogo di magiche delizie, una terra più bella, quando il dio chiese a loro cosa li avesse portati: il primo rispose che voleva essere buono e mansueto, il secondo desiderava molta selvaggina e pelli, il terzo desiderava essere apprezzato da i membri della sua tribù, mentre il quarto era un vanitoso e presuntuoso e voleva essere il più alto di tutti.

Glooscap tirò fuori dalla sua "borsa di medicina" quattro scatoline e ne dette una a ciascuno, dicendogli di non aprirle fino a che non fossero ginti a casa.

quando i primi tre arrivarono a casa, ciscuno di loro aprì la scatola e vi trovò un unguento dal magnifico profumo, con il quale si strofinarono il corpo, il primo divenne dolce e mansueto, il secondo fu ricco di selvaggina, pelli e oggetti vari mentre il terzo fu tenuto in grande considerazione dalla tribù.

il quarto invece durante il viaggio si fermo in una radura nella foresta a apri la scatola si unse dell'unguento contenutovi, in effetti il suo desiderio si esaudi e divenne un pino, il primo della specie ossia l'albero più alto della foresta.

In un Bellisimo mito, si racconta come Glooscap catturò l'estate. 

la forma nella quale è stato conservato è tipo di poesia caratterizzata da qualcosa di simile a una forma metrica, che fino ad alcune generazioni fa veniva recitata attorno al fuoco negli accampamenti dei vari popoli Algonchini.

tanto tempo fa Glooscap si recò molto a nord, nella terra dei ghiacci, e sentendosi stanco e infreddolito cercò rifugio in un Wigwam (capanna dei popoli Algonchini) nel quale abitava un grande gigante, si chiamava inverno. 

Inverno accolse con grande ospitalità il dio e riempì di tabacco una pipa per lui e lo intrattenne raccontandogli affascinanti storie del tempo che fu. e mentre succedeva questo, Inverno stava anche gettando su Glooscap un incantesimo che creava un' atmosfera gelida.

finché Glooscap si addormento e rimase per sei mesi, e poi si sveglio e riprese il cammino verso sud a casa sua; e più a sud andava più faceva caldo e i fiori si aprivano al suo passaggio. 

alla fine giunse in una grande foresta priva di sentieri, dove vivevano piccoli esseri e la regina di questo popolo era Estate, una creatura bellisima. Glooscap l'avvolse in un lazo dalla pelle di alce e dopodichè scappò via.

per i popoli Algonchini Glooscap vive lontano, nessuno sa dove; in un grandisimo Wigwam. la sua principale occupazione consiste nel fabbricare frecce, e aspettando l'ultimo giorno quando radunerà il suo imponente esercito di spiriti benigni e attaccherà il gemello Malsum a bordo di una magnifica canoa.

Il Wendigo (o Windigo) è una figura demoniaca della mitologia dei Nativi Americani Algonchini, stanziati lungo la costa orientale e la regione dei Grandi Laghi tra gli attuali Stati Uniti d'America e il Canada.

Le caratteristiche di questo essere non possono essere descritte con precisione, poiché variano a seconda della tribù, ma si tratta comunque di una creatura maligna divoratrice di uomini. Si dice sia figlio dell'Inverno e della Fame. Ha grandi artigli, corpo scheletrico ed emaciato e labbra assenti o almeno non sufficientemente grandi da coprire gli enormi denti, in alcune versioni viene raffigurato con delle corna o con cranio di un cervide al posto della testa. È di grandi dimensioni. Il Wendigo si muove molto velocemente, tanto da consumare i propri piedi per l'attrito con il terreno. I piedi poi cadrebbero e verrebbero sostituiti. È capace di imitare la voce umana e i versi degli animali. Il Wendigo è un ottimo cacciatore di giorno, insuperabile di notte. Rincorre le sue prede umane per lunghi tratti, finché queste non impazziscono e i loro piedi non prendono fuoco, poi le trascina nella tana per mangiarle vive. Si dice inoltre che la creatura abbia il cuore di ghiaccio (talvolta addirittura che sia interamente composta di ghiaccio) e che l'unico modo per liberarsene sia proprio di sciogliere il suo cuore con il fuoco.

Secondo la tradizione, un uomo (di solito un cacciatore) si trasforma in Wendigo se viene morso da un altro Wendigo, se viene posseduto da uno spirito durante il sonno, oppure se si nutre per lungo tempo di carne umana. La trasformazione in Wendigo può anche essere causata da uno sciamano. Secondo altre fonti ogni Wendigo un tempo era una persona, un indiano pellerossa o un cacciatore, che durante un inverno rigido è stato esiliato senza cibo e approvvigionamenti e per sopravvivere è dovuto diventare cannibale.

L'acchiappasogni  è uno strumento spesso associato agli indiani Algonchini del Nord America, soprattutto alle tribù Cheyenne e Arapaho, che vivevano in luoghi molto vicini tra loro (gli attuali stati del Wyoming e Colorado), Inoltre pare che siano stati rinvenuti frammenti di scacciaincubi risalenti al 300 a.C.

In realtà, nelle tribù indiane Algonchine, il nostro cosiddetto "acchiappasogni" aveva ben altri significati. Veniva posto fuori dalle tende come segnale per informare i visitatori del villaggio, o comunque i "residenti", riguardo alla professione praticata in modo eccellente da chi abitava nella tenda (es. uomo di medicina, guerriero, cacciatore, ecc.). Ogni oggetto era diverso nei colori, nelle piume e per la disposizione delle "perline" all'interno della trama di fili, tutti elementi variabili a seconda della professione che esso doveva rappresentare.

L'acchiappasogni è composto da un cerchio esterno in legno flessibile (ad esempio, in salice) che rappresenta il ciclo della vita e l'universo, una rete con perline, che trattiene i sogni negativi i quali svaniscono con le prime luci del mattino lasciando i sogni positivi liberi di fluire, e le piume, che secondo la leggenda Cheyenne simboleggiano l'aria e il volo degli uccelli.